La storia del vinile è fondamentale per comprendere come negli anni si è evoluta buona parte della storia della musica, andando a intrecciarsi con la storia di altri “oggetti” che hanno segnato le epoche, come i grammofoni, i giradischi e i jukebox. Ma che cos’è un vinile?

Il disco vinile, anche conosciuto come vinile o microsolco, altro non è che un supporto utilizzato per la memorizzazione analogica di segnali sonori, la cui commercializzazione si ebbe per la prima volta nel 1948 negli Stai Uniti ad opera della Columbia Records. Il vinile era un’evoluzione del precedente 78 giri e con questo condivideva la forma di piastra circolare sulla quale erano incisi, su entrambi i lati, un solco a spirale nel quale venivano registrati i suoni.

storia del disco vinile

La prima differenza tra il vinile e il 78 giri (larghi 30 centimetri e con un peso di 360 grammi) era rappresentata dal materiale, in quanto se questi ultimi erano realizzati in gommalacca, un materiale fragile che generava fruscio durante l’ascolto, il vinile era invece prodotto in PVC, una resina termoplastica che consentì di ridurre lo spessore dei solchi e di abbassare la velocità di rotazione da 78 a 33⅓ giri per minuto, assicurando così una maggiore durata d’ascolto (30 minuti per facciata nei Long-Playing).

Ben presto, i vinili cominciarono a essere prodotti in vari formati e differenti velocità di rotazione così all’LP o 33 giri si affiancarono l’EP 10, l’EP 7 e il 45 giri, il primo dei quali fu realizzato nel 1949 dalla RCA in risposta all’LP della Columbia Records. Ma la storia del vinile si arricchisce di un’altra tappa importante che merita di essere ricordata.

Prima della realizzazione dell’LP e del 45 giri, un altro particolare tipo di supporto aveva fatto il suo ingresso sulla “scena”; si trattava del picture disc, un particolare disco vinilico nel quale il tradizionale microsolco di vinile nero veniva sostituito con un’immagine, una foto o un disegno, rendendo il disco decisamente più particolare e raro. Il primo picture disc venne presentato per la prima volta il 6 maggio del 1946 da Tom Saffady, un imprenditore di Detroit, che, sotto l’etichetta “Vogue”, fece conoscere al mondo i primi singoli a 78 giri in vinile “arricchiti” da magnifiche illustrazioni a colori.

Storia del vinile: le evoluzioni fino agli anni Ottanta

Dalla sua apparizione la storia del vinile ha conosciuto una continua evoluzione e un successo tale da fare di questo supporto il più diffuso per la riproduzione di materiale audio pre-registrato. Un primato che si è mantenuto praticamente incontrastato sino agli Ottanta, quando il vinile cominciò a subire la concorrenza delle musicassette prima e del compact-disc (CD) dopo.

storia del disco vinile

Ma cosa ha permesso al vinile di conquistare un tale successo?

L’introduzione del PVC consentì di ottenere numerosi miglioramenti rispetto ai supporti realizzati in gommalacca. Il PVC, infatti, permise di di ridurre i solchi abbassando il numero di giri per minuto così da avere una maggiore durata d’ascolto, senza contare che la qualità acustica veniva notevolmente incrementata visto che il suono riprodotto in maniera meccanica e analogica consentiva una riproduzione fedele della musica pre-registrata.

La nascita del 33 giri (12 pollici) rappresentò un notevole passo in avanti in quanto si rendeva disponibile un supporto molto più leggero, durevole e di qualità superiore, dalle dimensioni di circa 30,5 centimetri di diametro per un peso di soli 100 grammi. Ben presto il 33 giri venne accettato come formato standard anche perché si era ormai in grado di registrare su un unico supporto sino a 10 brani, con un notevole risparmio per chi li produceva e per chi li acquistava. Il primo LP fu il “Concerto per violino in Mi minore” di Mendelssohn.

Solo un anno più tardi, venne realizzato dalla RCA il primo disco singolo a 45 giri che può essere considerato come una sorta di formato di mezzo tra il vecchio 78 giri e il nuovo 33 (non è un caso che 45 sia proprio il risultato della sottrazione 78-33). Il primo 45 giri ad essere stampato era un promo di dimostrazione inviato a tutti i rivenditori americani con lo scopo di farlo ascoltare ai propri clienti; nel 1950 i 45 giri si erano ormai affermati e la loro apparizione sul mercato comportò anche una sostanziale evoluzione dei jukebox (non è un caso che i jukebox di quest’epoca siano tra i più ricercati).

La storia del vinile è stata segnata anche da una evoluzione tecnologica visto che 78 giri e i primi dischi microsolco erano monofonici, ovvero registrati con il segnale di un solo canale. Negli anni Trenta venne invece inventata una tecnica che consentiva l’incisione contemporanea di due segnali su una sola traccia sfruttando non solo il movimento orizzontale dello stilo ma anche quello verticale. In questo modo era quindi possibile iscrivere nel solco entrambi i canali indispensabili a una riproduzione stereofonica e mantenere allo stesso tempo la compatibilità con il formato monofonico.

vinile storia

La commercializzazione dei dischi stereofonici si ebbe però solo a partire dalla fine degli anni Sessanta per poi consolidarsi nel decennio successivo quando furono realizzati anche dischi quadrifonici. Inizialmente la commercializzazione dei dischi stereofonici comportò qualche problema a causa del fatto che le puntine usate per i monofonici non potevano essere impiegate. In un primo momento si decise di adottare una nuova testina monofonica munita di puntina per la lettura dei dischi stereo e successivamente vennero realizzati dei particolari dischi (Incisione Universale), che potevano essere letti con entrambi i metodi di riproduzione. La prima etichetta a pubblicare un disco stereofonico fu la Audio Fidelity nel novembre del 1957, lanciando sul mercato un vinile che su un lato riproduceva un brano dei Duchi di Dixieland e sull’altro suoni della ferrovia.

Come detto, il vinile rimase il supporto più diffuso fino agli anni Settanta, mentre cominciò a subire un lento declino negli anni Ottanta con l’avvento delle musicassette e dei CD. La produzione su ampia scala del vinile è cessata nei primi anni Novanta sebbene a partire dalla seconda metà degli anni Duemila si è assistito a una rinascita del disco vinile, ormai divenuto un oggetto cult. La storia del vinile non si è quindi conclusa e certamente nessun altro supporto sarà mai in grado di eguagliarne il fascino.